Che cos’è il Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale (CPCP)?
La Chiesa è realtà di comunione. Esiste una reale corresponsabilità di tutti i fedeli nella vita e nella missione della Chiesa, perché ognuno partecipa nel modo che gli è proprio dell’ufficio sacerdotale profetico e regale di Cristo (Sinodo 47°, cost. 132). Di questa comunione e corresponsabilità il CPCP costituisce l’immagine dell’intera comunità pastorale di cui è espressione. Inoltre, costituisce lo strumento della comune decisione pastorale, luogo di sintesi fra il ministero della presidenza e la corresponsabilità dei fedeli (Sinodo, cost. 147). Il CPCP non è primariamente un gruppo relazionale, né ambito di preghiera, celebrazioni, catechesi: ma evidentemente i membri dovrebbero essere i primi a partecipare alle celebrazioni liturgiche e alle iniziative catechetiche e formative della Comunità Pastorale.
Compiti del Consiglio Pastorale
- Realizzare un progetto pastorale comune che riguardi l’annuncio della Parola, la liturgia e la vita di preghiera, il servizio caritativo e la cura di contesti specifici, quali ad esempio l’economia, la pastorale giovanile, familiare, dei malati, i diversi ambiti della vita culturale e sociale.
- Decidere le linee strategiche in materia, da verificare e adattare nel tempo alle mutate condizioni della Comunità Pastorale.
- Garantire la comunione con il decanato, inserendo il progetto negli orientamenti decanali.
- Favorire un rapporto attivo con la Diocesi e il Consiglio Pastorale Diocesano, affrontando le tematiche proposte a livello diocesano per la riflessione e decisione dei Consigli Pastorali.
Da chi è formato il CP?
Il C.P.P. è composto:
- da alcuni membri di diritto: il parroco, che lo presiede; i vicari parrocchiali; i diaconi che prestano servizio in parrocchia; un membro di ogni istituto di vita consacrata maschile e femminile; di un membro di Azione Cattolica.
- da alcuni membri eletti dalla comunità parrocchiale (Ogni 5 anni)
- da alcuni membri designati liberamente dal parroco.