Lectio – V domenica di Pasqua

Attraverso questa parte del discorso dell’ultima cena, l’evangelista tenta di spiegarci il fine, l’obiettivo (ma che è anche il contenuto) della Risurrezione: amare Gesù, conoscerlo per quello che è, condividerne la vita e divenire sua dimora!… Scusate se è poco!!

Dal vangelo di Giovanni (Gv 14, 21-24)
[21]Chi accoglie (=HA) i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui». [22]Gli disse Giuda, non l’Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?». [23]Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. [24]Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

Questi mi ama: il centro della vita cristiana consiste proprio in questo, AMARE GESU’, prima ancora di amare gli altri e dopo aver amato gli altri! Di solito riduciamo il cristianesimo a “fare il bene”. E invece il cristianesimo consiste nell’amare Gesù e solo allora e solo dopo posso fare bene il bene! Se amo Gesù, questo diviene il motivo valido e sufficiente per sostenere una vita intera con tutto ciò che essa comporta (fatiche, prove, limiti, dolore, morte). Se Gesù non ci fosse e non fosse il senso di tutto, la vita (e quindi
anche il bene) non avrebbe alcun valore!

Chi è Gesù per me? Mi sto allenando ad amarlo, a desideralo, ad incontrarlo? “Uso” della mia vocazione proprio per imparare ad innamorarmi di Gesù? Quanto e come incontro quotidianamente il Signore nella preghiera? Quanto e come conosco realmente Gesù? Quanto e come mi unisco a lui nella Comunione sacramentale?? Quanto mi manca questa com-unione con Lui??

Devi manifestarti a noi e non al mondo: l’apostolo Giuda non capisce che il manifestarsi di Gesù (cioè il suo mostrarsi al mondo) non è questione di gloria, di potere, di appariscenza,… ma piuttosto Gesù lo si vede (si manifesta) ogni volta che incontriamo qualcuno che ama, qualcuno che sta servendo gli altri, qualcuno che perdona, qualcuno che si sforza di non vendicarsi…

Nella mia vita traspare Gesù, traspare il regno di Dio o traspare la cattiveria, la ripicca, la vendetta, la chiacchiera inutile, l’indifferenza, la mediocrità…? Chi vede me, chi vede: un credente autentico o un ipocrita? Vede un credente entusiasta o vede un cristianuccio?

Verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui: la “dimora” per gli Ebrei era il Tempio nel quale si riteneva che abitasse Dio in persona! Gesù nel vangelo afferma di essere Lui la nuova dimora, la nuova e reale presenza di Dio. Qui invece, addirittura, Gesù afferma che OGNUNO di NOI può diventare l’abitazione di Dio, il suo Tempio, nella misura in cui amiamo Gesù, cioè facciamo nostra, viviamo, la sua parola.

Io sto imparando a vivere il vangelo? La parola di Gesù che importanza ha nella mia vita? Conosco il vangelo? Adesso che non si può partecipare alla Messa ho imparato a leggere per mio conto qualche pagina del vangelo? Tento di metterlo in pratica? Cosa rimane dopo ogni predica? Cerco di custodire almeno un’idea, una parola che mi guidi per tutta la settimana? Uso della predica per capire meglio Gesù oppure sono lì a contare i minuti dell’orologio? Ho voglia di essere la casa di Dio o… non me ne importa nulla? Ho Dio nel cuore oppure in me c’è…il diavolo?? Ogni volta che il male entra in casa mia mi preoccupo di “sloggiarlo” subito attraverso la Confessione?


“Guarda i girasoli. Si inchinano al sole,
ma se vedi uno che è inchinato un po’ troppo, significa che è morto.
Tu stai servendo, ma non sei un servo. Servire è l’arte suprema.
Dio è il primo servitore. Lui serve gli uomini; ma non è servo degli uomini”.


Dal film “La vita è bella” di R.Benigni