In questo momento di emergenza sanitaria, la Chiesa italiana promuove un momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario (Misteri della luce), simbolicamente uniti alla stessa ora: alle 21:00 di giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia. Alle finestre delle case si propone di esporre un piccolo drappo bianco o una candela accesa. TV2000 offrirà la possibilità di condividere la preghiera in diretta.
Anche la nostra comunità è invitata ad unirsi a tutta la Chiesa italiana per questa serata di preghiera. Facciamolo! E invitiamo tutti a farlo (vicini, conoscenti, parenti) Non dimentichiamo la forza della preghiera e della fede.
Credenti di Melzo facciamo sentire senza vergogna la nostra voce e la nostra testimonianza di fede! Mettiamo tutti alle finestre un drappo bianco e un cero acceso, perchè vogliamo essere speranza e pienezza di senso per la nostra città in questo momento che è anch’esso occasione.
- Occasione per rivedere motivazioni e illusioni;
- Occasione di vicinanza e di perdono;
- Occasione di affetti sinceri e di rapporti da ritrovare;
- Occasione di riscatto del tempo perduto e delle cose date per scontate;
- Occasione di unità e concordia;
- Occasione di stare nella prova e di capire cosa ci sta dicendo il Signore;
- Occasione di un fervore da ritrovare e di una passione da alimentare;
- Occasione di riscoperta dei sacramenti e dei momenti comunitari;
- Occasione di preghiera personale e di ascolto della parola;
E tanto altro ancora…
I vostri preti
In allegato il sussidio per seguire il Santo Rosario alle 21:00 di giovedì 19 marzo.
Articolo: San Giuseppe, il patrono della vita nascosta
Nel frattempo la stessa Cei ha messo on line il sito https://chiciseparera.chiesacattolica.it, un ambiente digitale che raccoglie e rilancia le buone prassi messe in atto dalle diocesi italiane, offre contributi di riflessione e approfondimento, condivide notizie e materiale pastorale. Si tratta di una iniziativa – spiega la Cei – volta a «testimoniare l’impegno della Chiesa che vive in Italia nel continuare a tessere i fili delle nostre comunità. La convinzione che ci guida è che le criticità, lo smarrimento, la paura non possano spezzare il filo della fede, ma annodarlo ancora di più in speranza e carità».